Canali Minisiti ECM

Modificare i batteri intestinali riduce il rischio Alzheimer

Gastroenterologia Redazione DottNet | 05/09/2019 13:55

I migliori risultati dalla dieta chetogenica mediterranea

Seguire una dieta capace di influenzare il microbioma intestinale, cioè l'insieme di batteri buoni e cattivi dell'ultima parte dell'apparato digerente, può ridurre il rischio di Alzheimer. Questa è la possibilità che sta vedendo studiare i ricercatori della Scuola di Medicina del Wake Forest Baptist Medical Center che in un lavoro pubblicato su Ebio Medicine hanno dimostrato come una dieta chetogenica mediterranea modificata ad hoc abbia prodotto quei cambiamenti nel microbioma intestinale e nei suoi metaboliti che sono correlati a livelli ridotti dei marcatori legati al morbo di Alzheimer. Lo studio ha coinvolto 17 adulti, undici dei quali con una diagnosi di lieve deficit cognitivo e sei con una cognizione normale.

Alcuni di loro dovevano seguire, per sei settimane, una dieta chetogenica mediterranea modificata a basso contenuto di carboidrati. Altri, invece, sempre per lo stesso periodo, seguivano una dieta a basso contenuto di grassi e a alto contenuto di carboidrati. Al termine del periodo stabilito, avrebbero dovuto sperimentare il regime alimentare dell'altro gruppo. Nel frattempo, prima e dopo ogni periodo di dieta, venivano misurati il microbioma intestinale, gli acidi grassi a catena corta fecale e i marcatori dell'Alzheimer, comprese le proteine ​​dell'amiloide e tau. E qui è emerso come proprio quel particolare tipo di dieta chetogenica mediterranea poteva portare a risultati migliori rispetto all'altra.

pubblicità

fonte: Ebio Medicine

Commenti

I Correlati

Con il Bando “Art Therapy”, si finanziano 2 Progetti di Ricerca – con 50mila Euro l’uno – di arte-terapia nel trattamento dell'Alzheimer o disturbo cognitivo, Il Bando Airalzh “Starting Grants” offre 300mila Euro per 2 Progetti contro l'Alzheimer

Esperta, "no a zuccheri, proteine animali e alcol, sì a vegetali"

La carne cotta è sicura: necessaria cottura a 63-71 gradi per neutralizzare il virus

Dalla Ragione, crescono le chiamate al numero verde Sos

Ti potrebbero interessare

Pizzoccaro: “È importante identificare questa patologia all’interno della complessità dell’organismo del paziente e delle sue interrelazioni con l’ambiente e con il network sociale”

Giodice: “Quella che vivono quotidianamente le persone affette da Esofagite Eosinofila o altre patologie gastrointestinali eosinofile è una vera e propria odissea, alla ricerca di cure, ricerca e sostegno che faticano ad arrivare da parte delle Istit

Di natura infiammatoria cronica e progressiva, è provocata da un “corto circuito” del sistema immunitario. Interessa l’esofago causandone il restringimento. La sua principale conseguenza è che diventa difficile, a volte impossibile, la deglutizione

Fino al 19 maggio AIC promuove la Settimana Nazionale della Celiachia per informare, sensibilizzare e offrire sostegno ai malati e ai loro familiari

Ultime News

Indagine Groupama, cresce l'importanza di altre figure

La prevenzione visiva, non solo come mezzo di risparmio economico, ma come beneficio per tutte le fasce d'età, sin dai primi giorni di vita, diventa un pilastro essenziale

La proposta di legge di iniziativa dell’On. Roberto Pella è stata approvata il 28 maggio in Commissione Affari Sociali della Camera, ed è stata calendarizzata per la votazione in Aula

Il fondo immobiliare che realizzerà le case "spoke" le affiderà ai medici interessati in affitto o in leasing